Ingegneria Informatica

I 5 crediti di questa materia non sono indicativi della sua reale difficoltà: forse non è ai livelli di Fondamenti di Elettronica A, ma ci va piuttosto vicina.
La stessa modalità d'esame, in particolare lo scritto, mette in crisi anche i più preparati: si tratta di 6 o 8 esercizi con l'indicazione, per ogni esercizio, di 6 risposte di cui, naturalmente, solo una esatta. Rende al professore facile e immediata la valutazione, ma non dà scampo a chi, pur avendo svolto il giusto procedimento, non arriva alla conclusione corretta anche solo per un errore di calcolo. Al termine delle due ore disponibili va consegnato l'unico foglio con le risposte contrassegnate e la malacopia con calcoli e ragionamenti non deve essere consegnata.

E' pertanto indispensabile allenarsi fino allo sfinimento con gli esami passati: personalmente ho svolto tutti gli esami dal 2005 ad oggi.

Ma, andando con ordine, il mio consiglio è:
- studiare piuttosto bene sugli Appunti di Davide Valeriani (A.A. 2009/2010) che sono completi e rispecchiano perfettamente le lezioni del docente prof. Boni.
- partecipare, potendo, alle esercitazioni tenute apposta per noi: non saranno per forza di cose esaustive, ma servono a dare un'idea di cosa si sta parlando.
- aiutano molto anche le frequenti esercitazioni, in previsione degli esami, tenute dal docente stesso o da un più giovane ingegnere, per gli studenti del faccia a faccia: vengono svolte intere prove d'esame passate.

Come già detto, quando si comincia ad avere chiari i concetti fondamentali, è bene iniziare anche a guardare e tentare da soli lo svolgimento delle prove d'esame passate, di cui riporto anche qui la raccolta completa dal 2005 al 2010, con soluzioni.
Io ho partecipato all'appello del 26 gennaio 2011, che è il primo dopo le lezioni canoniche: generalmente, e anche questo vuole essere un suggerimento, è l'appello più facile, probabilmente per premiare gli studenti frequentanti. A ogni modo, malgrado gli spauracchi da parte di studenti che ripetevano l'esame anche per la settima volta (!), ho consegnato l'elaborato dopo una sola ora, a riprova che il metodo di studio e il tempo dedicato (circa 2 mesi) erano ben calcolati, e sono stati premiati con la lode.

Come per Elettronica A, la prova orale non va sottovalutata: spesso si è interrogati, oltre che dal prof. Boni, anche dal prof. Menozzi. Anche per questo è bene integrare gli appunti di Davide Valeriani di cui sopra, con il testo: 
R. Menozzi, “Appunti di elettronica: dispositivi ed elettronica analogica lineare,” Pitagora
anche se troverete molte similitudini con gli appunti stessi.

Per i "teledidattici" vi è comunque una certa disponibilità, specialmente sulla data di accesso all'orale, meno perentoria rispetto agli studenti frequentanti.

Le domande coprono tutto il programma e spesso vengono integrate con risoluzione di esercizi davanti al docente, specialmente se allo scritto ne avete lasciato qualcuno indietro. Naturalmente la difficoltà è proporzionata al risultato dello scritto: si può arrivare all'orale anche con un punteggio pari a 16,8 ("limite di sopravvivenza" come lo ha definito Boni), ma è difficile uscirne vivi...